Auto storiche e auto d'epoca. Capiamo le differenze e parliamo di revisione.

20 o 30 anni?

Auto d'epoca e auto d'interesse storico sono tipologie di catalogazione decisamente diverse. Questo elemento infatti si ripercuote su bollo, assicurazione e soprattutto possibilità di circolazione. L'articolo 60 del Codice della strada individua le caratteristiche di questi veicoli. Spesso in rete si parla di 20 o 30 anni ma non è questo fattore a disinguerle. Vediamo perché.

Auto e moto d'epoca

I veicoli d'epoca sono quelle auto e moto che vengono conservati in musei o locali pubblici e privati e che non possiedono i requisiti adeguati nei loro dispositivi ed equipaggiamenti alle prescrizioni previste per l'ammissione alla circolazione. Per questo motivo:
  • sono cancellati dal Registro Pubblico delle Automobili (PRA) e iscritti in un apposito registro nazionale
  • non hanno diritto di circolare su strada se non in particolari manifestazioni o raduni con autorizzazioni specifiche per quella occasione.
Vedremo quindi circolare auto e moto d'epoca in strada esclusivamente in occasione di manifestazioni autorizzate in cui dovranno seguire un itinerario specifico ed essere provvisti di una targa provvisoria e un'autorizzazione ad hoc rilasciate dagli uffici della Motorizzazione Civile, inoltre dovranno andare ad una velocità stabilità. Auto e moto d'epoca sono esenti dal pagamento del bollo.

Auto e moto d'interesse storico

I veicoli storici sono auto e moto costruiti da almeno 20 anni e iscritti in uno dei seguenti registri (citati dall'art. 60 del Codice Stradale): Tra questi, l'ASI - Automotoclub storico italiano - è l'unico a poter emettere la certificazione di rilevanza storica ad un veicolo di una qualsiasi marca ed è diffuso capillarmente sul territorio grazie ai club confederati.

I requisiti di un'auto storica

Per comprendere bene quali sono i requisiti per essere inseriti nei registri abbiamo intervistato Antonio Lombardi, fondatore, Presidente Onorario e responsabile tecnico del Club Amici della Topolino Trieste confederato ASI. In cosa consiste il ruolo di certificatore? Ci occupiamo di verificare che il veicolo sia conforme alle caratteristiche previste da tutta la normativa. In ASI per essere sempre al passo facciamo spesso corsi di aggiornamento che garantiscono la qualità della certificazione. Quali sono i requisiti? Per la certificazione la macchina deve avere almeno 20 anni, possedere caratteristiche tecniche di costruzione invariate e presentarsi in uno stato più che decoroso. Esistono diversi tipi di certificazione? Sì, esiste il certificato di rilevanza storica di cui abbiamo parlato prima e il certificato d'identità conosciuto anche come Targa Oro. In questo secondo caso il veicolo è perfetto come in origine, nulla è stato modificato, e riceve un riconoscimento numerato particolarmente apprezzato dai collezionisti.

La circolazione delle auto storiche

Per poter circolare auto e moto storiche devono possedere i requisiti previsti dall'art 215 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada. Una volta ottenuto il certificato, il veicolo viene iscritto nel registro dell'Ente certificatore e, cosa molto importante anche per il pagamento del bollo agevolato come vedremo poi, la certificazione viene annotata sul libretto di circolazione.

Immatricolazione veicoli Euro 1 e Euro 2

Ecco una cosa che non sempre viene raccontata: se acquisto un veicolo dall'estero, demolito o ritrovato nel classico "fienile" di almeno 20 anni con omologazione Euro 1 o Euro 2 e voglio circolare sono obbligato a richiederne il certificato storico altrimenti non è possibile immatricolare il veicolo.

Il Bollo per le auto storiche

Le auto e moto storiche con più di 30 anni sono esenti automaticamente dal pagamento della tassa automobilistica. Se però un veicolo ultratrentennale circola su strada e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria che varia a livello regionale. Invece la norma sulla tassa di possesso per le auto storiche tra i 20 e i 29 anni è cambiata diverse volte:
  • fino al 2014 le auto storiche tra i 20 e i 29 anni erano esenti dal pagamento bollo o dovevano pagare una quota forfettaria per circolare
  • dal 2015, con la Legge di Stabilità, tutte le agevolazioni erano state eliminate
  • dal 1 gennaio 2019, con la Legge di Bilancio dello Stato per il 2019, ai veicoli storici tra i 20 e i 29 anni con possesso di certificato e annotazione sul libretto viene riconosciuta una riduzione del 50% sul Bollo.

Le revisione per auto storiche

La revisione per questo tipo di veicoli deve seguire le regole comuni, pertanto per circolare su strada la revisione va fatta ogni due anni . Del resto la guida di questi mezzi deve avere un occhio di riguardo alla sicurezza su strada. Questo tipo di mezzi particolarmente delicati però devono essere gestiti con cura utilizzando attrezzature che non rischino di comprometterne l'assetto: Centro Revisioni è specializzato anche in questo campo. Su entrambe le linee di revisione il nostro centro possiede attrezzatura specifica e all'avanguardia per autovetture ribassate storiche.